Le sfere di Boading (più precisamente le “Boding Jianshen Qiu”, da Boading – nome della presunta città di origine –, Jian – forte, sano, rafforzare, irrobustire –, Shen – corpo, vita – e Qiu – globo, sfera, palla –, traducibile quindi come “sfere di Boading per rafforzare il corpo”) sono sicuramente tra i prodotti di fabbricazione orientale più conosciuti in Occidente. Spesso oggetto anche di collezione, sono impiegate, in Cina, per eseguire esercizi con le mani che hanno, in realtà, un effetto su tutto l’organismo (o, almeno, su tutto l’arto superiore).
Qual è la loro origine?
Sembra che durante la Dinastia Ming (1368 – 1644) fossero comunemente utilizzate a Boading, città situata a circa 140 chilometri a sud di Pechino, nella provincia di Hebei. Però la loro origine è assai più antica, dato che ne troviamo menzione nel Capitolo 24 del Zhuangzi (testo giunto a noi in una versione, presumibilmente, del III secolo d.C., ma che fa riferimento al Maestro Zhuang, vissuto tra il 369 e il 286 a.C.): “(…) Yiliao, di Shinan, si è limitato a manipolare delle biglie (…)”.
Come sono realizzate?
Anticamente erano forgiate a mano in ferro, acciaio o rame, ma ne esistevano anche versioni in legno e in pietra. Attualmente la produzione è industriale, con impiego di varie leghe metalliche, e le sfere, cave al loro interno, ne contengono una più piccola (o un “campanellino”) e producono un caratteristico suono durante l’esecuzione degli esercizi.
A che cosa servono e come si utilizzano?
Sono impiegate con varie finalità e attraverso diverse modalità, che sintetizziamo di seguito.
– Finalità marziali – Nelle arti marziali si utilizzano per irrobustire le mani e il corpo (come negli impieghi legati al benessere, di cui parleremo più sotto), e costituiscono anche un’arma da getto. In quest’ultimo caso, ci si avvale di sfere di metallo “piene”, e vengono lanciate contro l’avversario singolarmente o due/tre per volta.
– Finalità legate al benessere – Per migliorare il benessere, aumentare la vitalità e mantenere (o, entro certi limiti, recuperare) una buona efficienza dell’arto superiore, si impiegano sfere piene o cave, che vengono fatte ruotare (a coppie, terne o anche in numero superiore: dipende dal loro diametro) nei palmi delle mani, in senso orario e/o antiorario. Si possono anche far ruotare nel palmo di una mano utilizzando le dita dell’altra mano, oppure si possono eseguire esercizi più complessi e articolati, utilizzando le sole dita e una o più sfere. Risulta evidente che tale pratica porta ad irrobustire la muscolatura delle mani e degli avambracci (coinvolgendo parzialmente anche i bicipiti, i deltoidi e altri muscoli delle braccia e delle spalle: dipende dalla postura adottata durante l’esecuzione dei movimenti), e consente una mobilizzazione, sia attiva sia passiva, delle articolazioni delle mani e dei polsi. Il suono prodotto da alcuni tipi di sfere può essere utile, anche, per distrarre la mente dai problemi quotidiani, consentendo un rilassamento profondo (da qui il nome di “Sfere di Meditazione” con cui vengono indicate, a volte, le Boading Jianshen Qiu). Dal punto di vista dell’Energetica Tradizionale Cinese, le Jianshen Qiu producono la stimolazione di alcuni dei punti dei Meridiani Principali che partono dalle mani o vi arrivano (precisamente sono i Meridiani di: Polmone, Ministro del Cuore, Cuore, Intestino Tenue, Triplice Riscaldatore e Intestino Crasso), con un effetto positivo su tutto l’organismo. Le sfere possono anche essere utilizzate, singolarmente, come “Tecnica Complementare” al Tuina (o all’Agopuntura) per stimolare specifici Agopunti (Xuewei), Meridiani o aree del proprio corpo o del corpo di un cliente, imprimendo una pressione e/o una rotazione alla Boading Jianshen Qiu, frapposta tra il palmo e lo zona su cui si sta lavorando. Negli impieghi legati al benessere, così come avviene per gli esercizi di Qigong, è sempre necessario che ci sia una piena consapevolezza del/nel movimento, che deve quindi essere un atto cosciente, meglio se “guidato” da specifiche visualizzazioni.
– Finalità comunicative – Nella Cina antica, ruotare delle sfere nel palmo di una mano serviva a comunicare che ci si trovava a proprio agio in una situazione: a questo sembra riferirsi il passo del Zhuangzi sopra riportato. Oggi questa usanza è ormai desueta.
Per info: Pietro Malnati, tel. (0039) 338 98 70 347; email: pietro.malnati@gmail.com; www.studiomalnati.wordpress.com