Chi è il Sino-Naturopata (Naturopata Cinese Classico)?

Per rispondere alla domanda, dobbiamo innanzitutto ricostruire brevemente la storia della “Naturopatia”.

Origine e significato del termine “Naturopatia”

Il termine “Naturopatia” fu utilizzato la prima volta nel 1895, dal medico statunitense John Scheel. Il significato del termine è “sentiero della natura (Nature’s Path, da cui, appunto, Naturopathy) diretto a mantenere o a ripristinare lo stato di benessere e di vitalità della persona”. Alcuni però ricollegano l’origine del nome non al termine inglese “path”, bensì al greco “pathos” (simpatia, empatia, sentimento, sofferenza), da cui il significato di “sintonia con la natura”.

Non ci sono prove del fatto che Scheel nel 1902 avrebbe autorizzato Benedict Lust (Michelbach, 3 febbraio 1872 – 5 settembre 1945), medico tedesco allievo di Padre Sebastian Kneipp (Stephansried, 17 maggio 1821 – Bad Woerishofen, 17 giugno 1897) e del medico tedesco Louis Kuhne (Lipsia, 1835 – 1901), che si era trasferito dalla Germania agli Stati Uniti nel 1892, ad utilizzare il termine “naturopatia” per indicare le dottrine sul benessere naturale apprese nella sua terra d’origine (in particolare l’idroterapia di Kneipp, la diagnosi fisiognomica, l’uso di saune, bagni di sole, massaggi, dieta vegetariana con limitato apporto di sale e zuccheri secondo Kuhne, il digiuno, il magnetismo, il vegetarianismo, la dieta di frutta, gli enteroclismi secondo Arnold Ehret (Friburgo in Brisgovia, 29 luglio 1966 – Los Angeles, 10 ottobre 1922)).

Ciò che è certo è che il termine, diffuso negli Stati Uniti, nel Regno Unito e nel Commonwealth, indica l’applicazione dei principi benefici della natura (acqua, sole, terra, cibo, etc.), nel contesto delle conoscenze moderne.

L’utilizzo dei principi benefici della natura è diffuso, però, anche in altri contesti culturali, come l’India e la Cina. Per questo in alcuni Stati, come la Svizzera (dove peraltro la Naturopatia è attualmente una Professione Sanitaria, anche se nell’ambito della Medicina Alternativa), sono previsti quattro indirizzi specifici per i Naturopati:

  • Medicina Ayurvedica;
  • Omeopatia;
  • Medicina Tradizionale Cinese;
  • Medicina Naturale Tradizionale Europea MTE.

Un discorso a parte andrebbe fatto per l’Omeopatia (dal greco “omoios” = simile + “pathos” = sofferenza) che indica un sistema basato sulla “cura con ciò che è simile”, ovvero sul “principio di similitudine del farmaco”, elaborata dal medico tedesco Samuel Hahnemann (Meissen, 10 aprile 1755 – Parigi, 2 luglio 1843): molti naturopati si avvalgono di tale disciplina assieme alle altre citate, ma in stati come l’Italia tale pratica è esclusivamente riservata ai medici.

La legislazione italiana

In Italia la Naturopatia non rientra tra le professioni sanitarie disciplinate dalla legge n. 42/1999 (Disposizioni in materia di professioni sanitarie) e ss. mm. ii.

Si tratta, dunque, di una libera professione e, come tale, disciplinata dalla legge n. 4/2013 (Disposizioni in materia di professioni non organizzate) che, all’art.1, comma 4, recinta: “L’esercizio della professione è libero e fondato sull’autonomia, sulle competenze e sull’indipendenza di giudizio intellettuale e tecnica, nel rispetto dei principi di buona fede, dell’affidamento del pubblico e della clientela, della correttezza, dell’ampliamento e della specializzazione dell’offerta dei servizi, della responsabilità del professionista.”.

Non è quindi richiesto il possesso di particolari titoli di studio e di un particolare iter formativo per la pratica di tale attività.

Al fine di meglio tutelare i consumatori presenti sul proprio territorio, la Regione Lombardia ha, comunque, emanato la legge n. 2/2005 (Norme in materia di discipline bio-naturali), che all’art.1, comma 1, dichiara: “La presente legge ha lo scopo di valorizzare l’attività degli operatori in discipline bio-naturali, al fine di garantire una qualificata offerta delle prestazioni e dei servizi che ne derivano.”. L’intento di tale Legge è, quindi, solo quello di “valorizzare” le prestazioni di operatori in discipline bio-naturali (in breve “DBN”) in possesso di una formazione ritenuta “adeguata”, per offrire la possibilità ai potenziali clienti di meglio comprendere la qualità dell’offerta, in un settore alquanto caotico. Ciò attraverso l’istituzione di un “(…) registro regionale degli operatori in discipline bio-naturali, suddiviso in sezioni corrispondenti alle diverse discipline (…)” (art. 2, comma 1).

La determinazione di standard formativi “adeguati” per gli operatori in DBN e l’individuazione delle DBN stesse è assegnata dall’art. 4, comma 1 della Legge citata a un “Comitato Tecnico Scientifico” (o meglio al “Direttivo di tale Comitato”) composto da:

  • un rappresentante per ogni associazione di operatori in discipline bio-naturali, operante da almeno un anno sul territorio regionale;
  • un rappresentante per ogni ente di formazione per operatori in discipline bio-naturali, pubblico o privato, che abbia organizzato corsi della durata di almeno un anno.

Ebbene tra le varie DBN selezionate rientra pure la Naturopatia, e la relativa sezione del Registro degli Operatori in Discipline Bio-Naturali è attiva dal 2012.

E la Sino-Naturopatia?

Alcuni enti di formazione in Naturopatia prevedono l’insegnamento dei principi benefici della natura in base alla filosofia salutistica cinese. Per meglio evidenziare la peculiarità dei loro percorsi, differenziandoli da approcci diversi (quale quello ayurvedico, omeopatico, idrologico secondo Kneipp, Kousmine, etc.) hanno deciso, a inizio 2022, di presentare al direttivo del CTS lombardo uno specifico percorso in “Naturopatia ad indirizzo Energetico Cinese”, poi rinominato “Sino-Naturopatia” o “Naturopatia Cinese Classica”, e ciò al fine di ottenere l’approvazione di una specifica sezione del Registro Lombardo degli Operatori in DBN.

Il termine “Cinese Classica” anziché “Cinese Tradizionale” è dovuto all’intento di sottolineare l’approccio più allargato, adottato da tali Enti, allo studio del pensiero dei Naturopati della Terra di Mezzo, includente le teorie del medico franco-algerino Jean-Marc Kespi e del monaco cinese Jeffrey Yuen.

A seguito del superamento dell’iter burocratico previsto, tale profilo del Sino-Naturopata è stato approvato e inserito nell’”Elenco delle discipline rappresentate nel CTS”.

Dall’analisi del profilo citato ricaviamo quanto segue:

Profilo della Disciplina

Sino-naturopatia (Naturopatia Cinese Classica) è la definizione moderna per descrivere l’utilizzo sinergico delle varie metodologie basate sulla tradizione energetica cinese volte al mantenimento e all’incremento della vitalità. Il corpus teorico della disciplina si basa essenzialmente sui principi daoisti di armonizzazione tra l’uomo e la “natura” intesa come ambiente nel quale è inserito. Partendo dalla comprensione delle caratteristiche individuali, terreno o “costituzione”, secondo la terminologia della MCC (Medicina Classica Cinese), la Sino-naturopatia realizza un percorso per il benessere dell’individuo basato sulle molteplici metodiche che sono gli strumenti utilizzati per applicare la sottostante teoria energetica unitaria.

Esse sono:

  • Tecniche manuali cinesi (Neigong Tuina);
  • Moxa (an jiou fa);
  • Coppettazione (ba guan fa);
  • Tecniche energetico-motorie cinesi (Yangsheng Qigong);
  • Alimentazione e utilizzo di integratori di origine vegetale secondo la tradizione cinese.

Profilo dell’Operatore

Il SINO-NATUROPATA è un professionista che utilizza il modello daoista integrato della teoria energetica cinese per promuovere e incrementare la vitalità umana. La sua azione si avvale di molteplici tecniche basate sul medesimo modello teorico: tecniche manuali cinesi (neigong tuina), moxa (an jiou fa), coppettazione (ba guan fa), tecniche energetico-motorie (yangsheng qigong), alimentazione e utilizzo di integratori di origine vegetale secondo la tradizione cinese. Le prime tre tecniche costituiscono gli strumenti di intervento diretto dell’operatore mentre le altre consentono al cliente di proseguire in autonomia il cammino di incremento della vitalità garantendo in questo modo un intervento integrato e protratto nel tempo che implica anche un aspetto strettamente educativo.”.

E’ quindi chiaro che siamo di fronte a una professione non regolamentata, che nulla ha a che fare con le professioni sanitarie, e rappresenta uno specifico indirizzo naturopatico, fondato sul pensiero estremo orientale (daoista principalmente).

Per info: Pietro Malnati, tel. (0039) 338 98 70 347; email: pietro.malnati@gmail.com; https://studio-malnati.com/

Autore: studiomalnati

Counseling e Coaching, con Specializzazione in Discipline Orientali, Olistiche, Bio Naturali e Naturopatiche (Libere Professioni ai sensi della Legge n. 4/2013), nonché Massoterapia e Idroterapia - MCB (Arti Sanitarie Ausiliarie ai sensi della Legge n. 1264/1927) - P.IVA: 03395340122.

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