Reiki per Animali d’Affezione: alcune considerazioni.

Il Reiki (Arte di origine giapponese, traducibile come “Energia Spirituale”) va praticato innanzitutto per sé stessi: attraverso le auto-sessioni quotidiane e la meditazione sui “Cinque Principi” è possibile promuovere il cambiamento della qualità e dello stile della propria vita, migliorando il benessere a 360 gradi. Solo dopo aver “lavorato” su di sé e aver sperimentato che, oltre a “disciplina tradizionale”, il Reiki è anche una “Via”, sarà possibile accostarsi agli altri, a partire (ma non solo) dai parenti e dagli amici, per proporre sessioni specifiche, in base alle esigenze di ciascuno: ciò favorirà l’istaurarsi di un clima di armonia nel proprio ambiente (familiare, amicale, etc.). Ma del “proprio ambiente” fanno parte anche quei piccoli (o grandi…) animali che, con un termine a nostro parere adeguato, sono indicati come “animali d’affezione”, perché catalizzano i sentimenti positivi, il vivo attaccamento, il “bene”. Anche nei confronti di questi “compagni di viaggio”, il Reiki può essere molto utile, apportando vitalità e serenità. Per questo tutte le Scuole di Reiki propongono, nella formazione canonica, uno spazio dedicato al “benessere degli animali” (ma anche delle piante…), spazio che oscilla tra il 20 e il 25% della durata complessiva del training.

In particolare nella nostra Scuola prevediamo lo studio di:

  1. Elementi di “Energetica Tradizionale Orientale” applicata agli animali domestici;
  2. Sessioni specifiche distinte in base alle caratteristiche dei diversi animali (sessione “veloce”; quattro metodi di “armonizzazione dei Chakra”; Reiki e Cristalli. Sono incluse anche supervisioni delle sessioni stesse/tirocini).

Abbiamo già sottolineato, in un altro articolo presente in questo sito (“Reiki a Varese: programma dei corsi col M° Pietro Malnati”), che nei “Profili e Piani dell’Offerta Formativa per Operatori in Discipline Bio-Naturali”, definiti dal “Comitato Tecnico delle DBN” in attuazione della Legge della Regione Lombardia n. 2/2005 (Norme in materia di Discipline Bio-Naturali), la formazione minima complessiva per il “Maestro di Reiki” è fissata in almeno 300 ore, ma la nostra Scuola contempla un iter di studi più “corposo”, pari a 600 ore complessive (400 ore teorico/pratiche e 200 ore di tirocinio e supervisione): ebbene al “Reiki per animali d’affezione” (e per le piante) dedichiamo almeno il 20% di quel monte ore! Si tratta, a nostro avviso, di un tempo adeguato a fornire una preparazione congrua.

Per info: Pietro Malnati, tel. (0039) 338 98 70 347; email: pietro.malnati@gmail.com; www.studiomalnati.wordpress.com

Autore: studiomalnati

Counseling e Coaching, con Specializzazione in Discipline Orientali, Olistiche, Bio Naturali e Naturopatiche (Libere Professioni ai sensi della Legge n. 4/2013), nonché Massoterapia e Idroterapia - MCB (Arti Sanitarie Ausiliarie ai sensi della Legge n. 1264/1927) - P.IVA: 03395340122.

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